tag:blogger.com,1999:blog-62678319395120230912024-03-14T06:01:47.219+01:00tranellidisetaGraffi, graffiti, frammenti, libri editoria, attimi, segni, sogni, arte, filosofia, psicologia, tracce poetiche. Blog caratterizzato dalle immagini e dai testi dell'autrice.
" La vita è un processo d'individuazione senza fine " Jung<a href="http://www.net-parade.it/attestato_riconoscimento.aspx?sito=tranellidiseta.blogspot.it&t=1"><img alt="In classifica" src="http://tools.net-parade.it/images/01_award_blog_in_classifica.png" border="0"></a>
Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.comBlogger3159125truetag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-21741364570167003032023-09-12T07:31:00.000+02:002023-09-12T07:31:20.658+02:00Sylvia <div>Sono d’argento e rigoroso. Non ho preconcetti.</div><div>Quello che vedo lo ingoio all’istante </div><div>così com’è, non velato da amore o da avversione.</div><div>Non sono crudele, sono solo veritiero—</div><div>l’occhio di un piccolo dio, quadrangolare.</div><div>Passo molte ore a meditare sulla parete di fronte.</div><div>È rosa e macchiettata. La guardo da tanto tempo</div><div>che credo faccia parte del mio cuore. Ma c’è e non c’è.</div><div>Facce e buio ci separano ripetutamente.</div><div>Ora sono un lago. Una donna si china su di me,</div><div>cercando nella mia distesa ciò che essa è veramente.</div><div>Poi si volge alle candele o alla luna, quelle bugiarde.</div><div>Vedo la sua schiena e la rifletto fedelmente.</div><div>Lei mi ricompensa con lacrime e un agitare di mani.</div><div>Sono importante per lei. Va e viene.</div><div>Ogni mattina è sua la faccia che prende il posto del buio.</div><div>In me ha annegato una ragazza e in me una vecchia</div><div>sale verso di lei giorno dopo giorno come un pesce tremendo.</div><div><br></div><div>Sylvia Plath</div><div><br><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhCDgqK8GnjsNJ_sLggkyYEkGCOw0cvnTs8V4XN-5z2N9p2O3xZvsku7YG5kpIVkGxzmUVSK3T6nXx0C6wvR69wl-wQqFnYy0Za7BggikuLM1NphSMP38qmJ7-q8GDrJrm2ACC-gPRvFeQSQrdq-W0ysn42qXpouZaup1FS-rhq2JAwdKW9DpHIJjoty9HU" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-86428454252893568482022-11-12T08:15:00.000+01:002022-11-12T08:15:16.932+01:00RiconoscenzaRiconoscenza va a braccetto con gratitudine.<div>C'è chi nasce Signore e pensa che tutto gli sia dovuto. </div><div>C'è chi nasce pieno di sé e pensa di essere circondato da servette. </div><div>Ordina comanda impone pretende. </div><div>Nessuno è superiore a nessuno. </div><div>Nessuno è servo di nessuno. </div><div>Questione di dignità. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNieJXzhsIoaUfhKNa5wRbdCUMkfh_emB4BVssDsZRRyOk7bkln8hDBLAQCbMbubVaWpSSUnjTvW_0Z49c6Z1VfSj7IgxjO-p6NbzujdjYDDBEjb9PjfFW-RtkHH_xkHyWv5R47c6iW3kD/s1600/1668237263800526-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><br></div><div>Ci sono persone che non sanno essere grati e non sanno dire grazie. </div><div>Pascolano nel regno: A me tutto è dovuto. </div><div>Uomini egocentrici e viziati da mamme e spose iperprotettive e adoranti. </div><div>Ti faccio la cotoletta che ti piace tanto? Ti porto io la borsa che ti fa male la schiena? </div><div>Mio padre era un gran lavoratore. Tornava a casa e trovava il pranzo pronto. Mia madre aveva sempre il grembiulino. Era moglie madre e casalinga. Non c'era ancora stata nessuna rivendicazione e rivoluzione. L'uomo lavorava procacciava denaro e la moglie serviva. </div><div>Nel 2022 i tempi magari sono un po' cambiati. Ma non per tutti. Ci sono uomini che sono rimasti là. Nell'altra epoca dove è normale avere la mogliettina che ti serve la pasta fumante in una casa che ha reso linda e profumata mentre, magari, ti cresce anche i figli. </div><div>Sono in pochi? O sono ancora troppi? </div><div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-78517036772861611102021-12-02T11:41:00.000+01:002021-12-02T11:41:17.990+01:00Che pazienza Ma quanta pazienza ci vuole a vivere in coppia? Più vado avanti con gli anni e più divento poco tollerante : alla mancanza di organizzazione, ai tempi lunghi lunghissimi di attesa, alla poca cortesia, alla noia e ripetitività, ai tic e alle manie del partner.<div>Tenendo conto che io, in realtà, vivo da sola e quindi sono già una privilegiata. Forse sarebbe diverso se avessi accanto una persona morbida e calda e non un macigno di pietra, un iceberg. Sono poco tollerante. Già. Non sono capace di dare senza ricevere, anche questo è vero. Ma la vita di coppia dovrebbe moltiplicare le situazioni di ben-essere e non essere un continuo stress. Questo il mio punto di vista. Occorre essere affiatati cioè avere un comune respiro: gioire insieme delle cose belle che la vita ti regala. Vedere insieme un panorama nuovo. Camminare affiancati e gioire delle ultime rose che resistono al gelo. Della farinata di neve che pone un nuovo foglio bianco su cui scrivere. Di un borgo con le case in pietra e l'omino con la gerla in spalla.</div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigCr_a_KhvdZGK_h_zCALO1WKVKdhzerPYTB5nhGDzltrWtg1f7LnzHB28xKI7fdFqEyKcyYpYBzCQQnm6n7w3CsCDKzMfMI6195ZLFVnDcbNjFzVDqyAP-yb7QoguOzUs9j1XRQxQ9dkU/s1600/1638441623281942-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-49964952459471320212021-08-26T07:37:00.003+02:002021-08-27T12:58:12.860+02:00Che cos'è l'amor <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYmDNlCAT6dKNrDVL9wH6PNPoefWiy7JXDPBENE2LxjXyxq4WosjOS-PugOLeWMD7KytuunIPnAN3hTPxpgqWpqRsa8pVXxIoo8pIcXpNS0DFZbet3vwrvusi0TWJVU31C1sxAdm18Kj8K/s4608/IMG_20210823_180326.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4608" data-original-width="3456" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYmDNlCAT6dKNrDVL9wH6PNPoefWiy7JXDPBENE2LxjXyxq4WosjOS-PugOLeWMD7KytuunIPnAN3hTPxpgqWpqRsa8pVXxIoo8pIcXpNS0DFZbet3vwrvusi0TWJVU31C1sxAdm18Kj8K/s320/IMG_20210823_180326.jpg" width="240" /></a></div><br />Che cos'è l'amor non si sa. Tema dibattuto sviscerato analizzato scritto da secoli.<p></p><p>Sicuramente l'amore è rispetto della diversità dell'altro. Non sopraffazione non violenza non omologazione non prepotenza. </p><p>Per non parlare di nulla meglio fare un esempio. </p><p>Due coniugi. Lei torna stanchissima da un viaggio di lavoro. Arriva a casa, il tempo di bere una bibita rinfrescante in giardino con suo marito che lui riceve una telefonata da amici che annunciano il loro arrivo a casa. </p><p>Tre scenari possibili. Secondo voi dove c'è amore? </p><p>Il marito al telefono dice:- Va bene. Senza chiedere alla moglie se è d'accordo o troppo stanca per incontrare persone.</p><p>Il marito prima di rispondere "va bene", mette al corrente e chiede alla moglie se è d'accordo a vedere amici. </p><p>Il marito risponde agli amici: - Certo venite pure, ma ci sarò solo io perché mia moglie è appena arrivata da un viaggio ed è davvero stanca. Rimarremo in giardino in modo da lasciarla in pace.</p><p>Direi che non c'è amore nel primo scenario. </p><p>Il marito senefrega in modo assoluto della stanchezza della moglie e agisce invitando come se lei non esistesse. Non chiede neanche se è d'accordo. Cellulare all'orecchio non la mette a conoscenza di quanto sta accadendo. Amici che arrivano senza preavviso sicuramente non nel momento giusto per lei.</p><p>C'è amore quando c'è empatia. C'è empatia quando c'è rispetto. C'è rispetto quando si considera i bisogni dell'altro. </p><p><br /></p>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-54638371289016702732021-07-21T07:49:00.001+02:002021-07-21T07:49:14.930+02:00Non pubblicare ... Lessi una biografia di Emily Dickinson. In essa si narra che pubblicare non fa necessariamente parte di un destino letterario, che uno scrittore può non pubblicare.<div>Ricordo un caso analogo, quello dei massimi poeti d'Inghilterra: John Donne, il quale credo abbia pubblicato poco o nulla.</div><div><br></div><div>Da: Conversazioni - Jorge Luis Borges</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJxRZ1tc1HvCTL1sJ3gZWAsQ-kDyDPEfzc7ofLxdPItwZfdTgtNPo70AnUcMqkHzSrdF5nP2IZGN2kXE0ekEhPOWWV1060irxZuE_3vsXhQNStLBWSAL0VUn_T67w1JBCqESq4EdwMSHKG/s1600/1626846532782346-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</a>
</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-54957527844656907922021-01-06T16:30:00.000+01:002021-01-06T16:30:54.276+01:00Corpo Ci sono momenti in cui il corpo è in primo piano. Accade quando ci ammaliamo o ne rompiamo un pezzo.
Allora improvvisamente ci rendiamo conto del meraviglioso e complesso meccanismo che regola tutte le nostre funzioni vitali.
Da tre giorni sono senza l'uso della mano destra e sarò così per almeno un mese.
Quante cose si possono fare con la mano destra per un destrimane e a quante cose bisogna rinunciare senza l'uso della mano destra.
Non posso scrivere e io scrivo sempre
Non posso lavorare a maglia
Non posso disegnare
Non posso aprire bottiglie scatole barattoli ecc.
Non posso pulire e caricare la stufa
Non posso vestirmi con i soliti vestiti
Non posso allacciare le scarpe
Non posso fare una grafica digitale
Non posso rispondere velocemente sullo smartphone né metterlo in carica
Ho imparato a usare i denti per svitare oppure a usare la morsa tra le gambe per trattenere...
Lo scrivevo nell'altro mio blog : ogni mattina bisognerebbe essere grati se il nostro corpo è in funzione e sano.
Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-34442448227249213442021-01-01T19:43:00.000+01:002021-01-01T19:43:13.811+01:00Buon anno nuovo Anche le parole che ora diciamo
il tempo nella sua rapina
ha già portato via
e nulla torna.
Orazio - Odi
Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-62159412401138209922020-11-06T10:29:00.000+01:002020-11-06T10:29:15.288+01:00Lui non fa complimenti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGcSqWyUqAOBOCsF3BZ9BLIwgiJLiUKnvwgUleHCRF0hGVqpJumFOPht0vI2Umnh5UPi-z11zVtd9OchbmYPhd8INiBmzgbiuBiPmJMa41jk9JTAPfAC8d7Xr89NPNvhmzbZKlqjANR3_J/s1600/1604605349499132-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</a>
</div><div>Lui non le fa mai complimenti. E di nulla si accorge: del vestito che indossa, del doppio filo al collo, dei capelli raccolti alla selvaggia, della sottoveste di seta rosa.</div><div><br></div><div>Quando un uomo non fa mai complimenti significa che non vede, non osserva, non guarda e nulla gli importa. </div><div><br></div><div>Con un uomo così puoi tranquillamente intrattenere una doppia relazione, sentire vedere contemporaneamente un altro uomo: non se ne accorgerà.</div><div><br></div><div>Non è necessario che il tuo uomo ti faccia complimenti ogni volta che lo vedi. È importante che ogni tanto si accorga di te: per un particolare nuovo, per i tuoi occhi così luminosi, per un maglione turchese che ti dona, per un nuovo orecchino. </div><div><br></div><div>Di un uomo che non ti vede: che te ne fai? </div><div>Ne hai sempre avuti così tanti a girar la testa... Non ti sarà difficile trovare una persona gentile. Un uomo capace di vederti e amarti. Un uomo che ti vede e sa aggiungere un sorriso in questo periodo nero. Anche solo dicendoti: che bel foulard che porti. </div><div>Un semplice complimento non costa molto e scalda il cuore. </div><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-16556270846596941842020-09-21T16:16:00.000+02:002020-09-21T16:16:55.113+02:00Eh<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibe7BJIeu6jGxeC2WovoUHF38UECoNWoEdIKZDCL2JqjM6PU9ehmR8HSArjRBU-G_g-O_4Me0m0ihd0oKmkq11XoKF-YPF2t0Ryhmw-PTQwYtLhzjxWheDCPdPJmqG5J_4Iz_Lz3LWhJuc/s1600/1600697529832235-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><div>Hai uno zaino sulle spalle. Disse la fisiatra. E con movimenti leggeri dall'alto verso il basso glielo tolse. O almeno cercò. </div><div>La donna stava seduta sul lettino con le gambe ciondolanti. </div><div>Aveva visto dei libri polverosi nella sala d'aspetto. Non li aveva toccati perché si era nell'Era del no contact. Vietato toccare abbracciare baciare accarezzare coccolare. </div><div>Quando, dopo essersi rivestita, si sedette al tavolo per pagare, disse alla fisiatra: </div><div>- Prenderò un gatto. </div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-84700780410812071342020-07-05T16:18:00.001+02:002020-07-05T16:18:28.045+02:00Chissà perchéChissà perché trovo sempre uomini altalena. Sono qui e poi là. Dicono una cosa e fanno il contrario. Provate voi a stare in loro compagnia: un giorno su tra le nuvolette e poi giù in cantina. Provate a costruire qualcosa con un uomo altalena. Tutto crolla è instabile barcolla cade. Questione di equilibrio. <div>Ecco. Vorrei trovare persone in equilibrio. Né troppo ondivaghe. Direi piuttosto tranquille, magari anche un po' mediocri. Ma che hanno un baricentro. Un loro piccolo centro. Da cui partire. Per piccole costruzioni. Stabili. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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</a>
</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-37384667120015630942020-07-04T14:15:00.001+02:002020-07-04T14:15:38.670+02:00Che poi Che poi è solo e sempre una questione di coscienza a sollevarti o affondarti giù dove le tenebre e i tormenti. Occorre solo rispondere al proprio istinto che raramente non ti indica quale sia il percorso magari ondivago diagonale o storto per arrivare là dove l'alba è più chiara. Se i pesci guizzano nella tua testa perché ti avvinghi a trattenere lo scoglio aguzzo poi non ti lagnare delle copiose ferite e del sangue che esce. Occorre saper volare un poco in alto per vedere l'intero panorama. <div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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</a>
</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-37749866493910719592020-06-30T15:53:00.001+02:002020-06-30T15:53:26.559+02:00La spinta alla conoscenza" <i>La spinta alla conoscenza è una necessità libidica come mangiare o avere una vita sessuale". </i><div>Da: Recalcati - La tentazione del muro</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9NcS9Nwmd9tFAtNixReibVLuEjjYmg21mfo8WHHRJKAObdxhLtGuKBxEF0BqmYZnMZruB8LCEOLjKdJUtx2p_uVQ4G0rv9RcDanU700MVKs4WgLRu07N8y_ES5HH052fcHIcTrV9B1sM_/s1600/1593525199268739-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</a>
</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-35926624087921114532020-06-15T07:20:00.001+02:002020-06-15T07:20:10.025+02:00LibrettoStava sul basso tavolino, aperto a metà con una penna turchese. <div>L'uomo le disse: </div><div>- Ne hai letto così poco? <div>La donna rispose che si trattava di un libro difficile. Occorreva leggerlo adagio. Fermarsi e rileggere. </div><div>Lui nulla leggeva. Apparteneva alla schiera degli accumulatori seriali di libri - a prendere polvere nella libreria. </div><div><br></div><div>L'importante è che fossero ben allineati, ciascuno al suo posto come soldatini in fila. Nessuna pagina sciupata dallo scorrere delle dita, nessun segno a sverginare i fogli stampati. Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa. </div><div><br></div><div>Stavano - i suoi libri - assenti e muti come le calze nuove nelle scatole nei cassetti. Le maglie e gli slip. Le cravatte del tempo che fu. I pantaloni fuori moda. Le giacche che non avrebbe mai più messo. </div><div>Tutto era cristallizzato in una stasi di ghiaccio. Senza vita. </div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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</div><br></div><div><br></div></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-52839951686401958122020-05-19T17:42:00.001+02:002020-05-19T17:42:51.574+02:00Una voltaUna volta viveva un cavaliere nero cui era concesso di raccogliere parole, ma non di darle. Più ne raccoglieva meno amava. Quando l'ultima principessa gli regalò cinquecento parole le succhiò e divorò così velocemente che lui ebbe solo il tempo di montare sul suo cavallo nero e scomparire nel buio perenne. <div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIKiYD6XSWIJ3yOGjJYWfLU7opdDh4wRj8KAaiGPba-pcu38Whx_s-16lV-HPuks2FlHhzLqBn5Y7mOiwX9HJxMYqgl_9BWB6bRIihl770J7KM4eIwpUkDHGbJKwKtw3RtoFzs41emtcRa/s1600/1589902967297653-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-62430465476451020172020-05-16T08:46:00.000+02:002020-05-16T08:46:51.030+02:00Lilli Gruber sa scusarsi #ottoemezzo Lilli Gruber sa scusarsi sorridendo del proprio errore. <div>Ieri sera, al lancio del Punto di "Paolo Pagliaro" ha detto : - E ora il punto di Paolo Padellaro. </div><div>Padellaro era ospite in studio via video. </div><div>Al termine del servizio poteva far finta di nulla. Invece si è scusata dell'errore dicendo che forse era anche lei una vittima della pandemia e della stanchezza. Lo ha fatto sorridendo. E non è da tutti sorridere dei propri errori. </div><div><br></div><div>Lilli Gruber mi piace perché è una vera professionista della comunicazione. </div><div>Mi era piaciuta molto anche in un'altra occasione: un ospite, che ora non ricordo chi fosse, le ha detto che avrebbe potuto scendere in politica. </div><div>Ha risposto: Io scelgo di fare bene il mio lavoro di giornalista. </div><div><br></div><div>Ecco: stare al proprio posto cercando di fare bene il proprio compito e lavoro è quello che dovremmo fare tutti. Senza saltellare di qui e di là a seconda dell'opportunità. </div><div><br></div><div>Penso che dietro una trasmissione televisiva che dura poco più di mezz'ora ci sia un grande lavoro. Farlo al meglio guidando e stimolando gli interventi in modo da informare il pubblico con compiutezza e pluralismo è l'obiettivo di questa trasmissione che seguo quotidianamente. </div><div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-26734002763960177562020-05-11T15:50:00.001+02:002020-05-11T15:50:45.837+02:00Sex #AmosOz Piove. In questo tempo sospeso non si parla di sesso. Forse nemmeno si fa: per troppa esposizione di corpi e nessun velo. <div><br></div><div>Sto riprendendo in mano "La scatola nera" dopo la lettura, come faccio quando un libro veramente mi piace. </div><div>A pagina 80-81 ho ri- trovato questo pezzo che ho segnato con una lunga linea nera e la scritta Sex. </div><div><br></div><div>Non è per niente facile scrivere di sesso senza cadere nella pornografia e nell'oscenità e dando, però, proprio l'atmosfera erotica palpabile e sensuale. </div><div>A mio parere Oz lo fa in modo sublime, ecco un piccolo assaggio: </div><div><br></div><div>" <i>Nulla hai mai avuto e nulla avrai, oltre ai tuoi sotterranei da tortura. Per i quali la mia carne spasima. Il tuo inferno tropicale. Giungla marcia che fermenta una calda decomposizione. Che allucina nella luce del fogliame; una pioggia densa risale dalla terra che ribolle di un midollo grasso, resta imprigionata fra le fronde fitte e torna a colare dalle chiome degli alberi verso il fango e le radici putrescenti".</i></div><div><i><br></i></div><div><i><br></i></div><div><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidFVNb7rWOlXl1x27zprIRN9T9jywPD8YXfC9228FmcpPlTCNyptUBmmaenE9eoJxamVLCCSrXAilQvX0KoEbBm3eUThBBg6p6aOUhjCKCCzL2OvxMzLPdCnVEvq5gSGGRc4i-dbbPbjoX/s1600/1589205038859671-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><br></i></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-81994810735939472922020-04-22T10:59:00.001+02:002020-04-22T10:59:55.716+02:00GIORNATA DELLA TERRA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyodJc-o-j9fC8LZdlAJl8ZYsd2nT6DXRfCknzkeCpxSB1HGGCxPaErgRBFiLfWUQmKfXpx5KOKzE3bfjseUlp_HPE4OerveylU94XG1mDznsr7bd9xCXjVZ0VOmczowmPU3GK5lW89Rm5/s1600/1587545984713260-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><div><br></div><div>E dunque finalmente rispettiamola. </div><div>Non inquinando. </div><div>Non buttando carte, rifiuti, mozziconi per terra.</div><div>Utilizzando la raccolta differenziata.</div><div>Scegliendo prodotti che hanno poco imballaggio. </div><div>Scegliendo cibo che provenga da filiere eco sostenibili. </div><div>Non mangiando carne e pesce che provenga da allevamenti intensivi. </div><div>Tenendo puliti i sentieri e i boschi, le spiagge. </div><div>Non provocando incendi.</div><div>Rispettando l'ambiente naturale in ogni sua forma. </div><div><br></div><div>Sono convinta che quello che stiamo vivendo: l'epidemia da corona virus, dipenda anche dalla deforestazione e dall'uso scellerato compiuto da noi umani. Madre Natura è una madre amorevole, ma sa anche darci dei segnali di limite non oltrepassabile. </div><div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-49743076592819582732020-04-16T14:45:00.000+02:002020-04-16T14:45:47.273+02:00RaramenteRaramente la lettura di un libro mi fa ridere di gusto. Questo, ripreso in mano dopo averlo dimenticato in una pigna, lo fa. <div>È uno dei sei, o sette, libri acquistati ultimamente. Ho sempre preferito andare in libreria a toccare i corpi scritti, sentirne il volume, la sensualità della carne e poi scegliere. Ma ora abito tra le vette e scendere a valle mi dà noia. </div><div>Il libro è di Amos Oz e si intitola: La scatola nera. </div><div>Mai avrei detto, dalle prime pagine, che mi avrebbe così fatto ridere. Non è un libro comico. </div><div>Già la struttura è così strana: lettere. Svariate lettere attraverso le quali si dipana la trama. </div><div>Per ora Eros e Thanatos. Pathos. Amore e odio. In una scrittura perfetta. </div><div>Non amo recensire, per cui mi fermo qui. </div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG2haT484QcLQrBSxISxK7P5zR0C9pVTMu_1obnlM5rASFfhk-WbCb74i1kdZxj1kcn3wjh_ZL9aHg2fsSvQQ1ygMTsryQPaOe7MSNHYiwpXPkJKDnsHBVHYu-UFlbq3jLanPeh7biKQQd/s1600/1587041136933589-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-69612328827083860032020-04-15T20:18:00.001+02:002020-04-15T20:18:56.707+02:00Abbiate Abbiate una scattante natura <div>casuale galoppante e fortunosa </div><div>non prendetevi mai troppo sul serio. </div><div>Siate una forza elastica: allungatevi riponetevi miniaturizzatevi. </div><div>Perché nelle infinite forme </div><div>si afferrano sempre nuove combinazioni </div><div>e nuove esclusioni. </div><div>Proiezioni inedite. </div><div>Non assopitevi nella lenta canizie </div><div>di desuetudine </div><div>e striminzita convenzione. </div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxyBCPgIJ1AxdbmXGe4r750pDxXEvt9srvIJo86R0fRhslBEQ8qbqOl_Wi4BOk0iwPPnlqRi34FhpmybjbpwmvysT0OZqDhZ74tQwa_wWujun0qAEw6r4ppPZ_7uVDPxKU5rk4e9-45y58/s1600/1586974731334337-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-24083557631184818192020-03-26T20:37:00.001+01:002020-03-26T20:37:16.004+01:00imbecilliGli imbecilli non capiscono. Inutile spiegare. È una perdita immane di tempo. Quando ne trovo uno, e non è così difficile trovarne, vorrei immergerli legati per ore in una cura ad hoc. La dirigerei io con una bacchetta da direttore di orchestra. Una specie di corso intensivo. I temi? Cultura cortesia empatia relazione comunicazione etica filosofia savoir vivre e altro. Legati a una sedia, una benda sulla bocca perché tacciano e ascoltino. Ascoltino bene, ma proprio bene in modo da imparare quello che non hanno ancora capito. E che, probabilmente, non capirebbero nemmeno in questa regale tortura cultar-antropologica e psicologica: ma sai che soddisfazione averli per un tempo tutto mio muti con gli occhi sbarrati e legati a sentire tutto quello che non vogliono sentire. Piccoli idioti che nemmeno le botte della vita hanno modificato di un neurone e di un battito nuovo. <div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-63641588997613687832020-03-25T07:36:00.001+01:002020-03-25T07:36:25.445+01:00Non è piùNon è più possibile ripetere spiegare: ora chi vuol capire capisca. <div>Non è più possibile continuare a procedere con la propria zavorra a impedire rapidi e leggeri movimenti. </div><div>Non è più possibile - ora che siamo chiusi - restare chiusi nell'angusta cella del proprio Ego. </div><div>Quando "la sorella del sonno" è lì, dietro la nostra spalla, non è più possibile ignorare fingere giocare con i balocchi delle ripicche vendette rivendicazioni. </div><div>Non è più possibile fingere che nulla sia cambiato perché tutto è cambiato. </div><div>Non è più possibile credersi indenni intoccabili incoscienti insensibili. </div><div>Non è più possibile aspettarsi gesti senza farne. </div><div>Non è più possibile attendere tergiversare rimandare certe scelte etiche organizzative personali che hanno riverberi anche sugli altri. </div><div>Non è più possibile attendere: è ora di agire. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie8ZfjFLzBveMDbyeGYVJ39s0yhdvuTzwwY8ujk86nDzhweDv3nD65oAxmZA4fyL39eSNJR7-gQCcsJhqRNAzZJ5TdXLUfvJO7-GoOVb9fWAvJtvt2wc04XqcgIkQmEhbF3jXFSe_IEp9k/s1600/1585118177431287-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-83391292043869449022020-03-20T10:44:00.001+01:002020-03-20T10:44:54.008+01:00Accadere"Gli eventi del mondo non si mettono in fila come gli inglesi. Si accalcano caotici come gli italiani" ( questo pezzo è stato scritto prima dell'epidemia da corona virus ).<div>" <i>Ma sono avvenimenti, cambiare, accadere. L'accadere è diffuso, sparso, disordinato, ma è accadere, non stasi.</i></div><div><i>...</i></div><div><i>Il tempo suggeriva Aristotele è la misura del cambiamento; variabili diverse possono essere scelte per misurare il cambiamento e nessuna di queste ha tutte le caratteristiche del tempo della nostra esperienza; ma ciò non toglie il fatto che il mondo sia incessante cambiamento. </i></div><div><i>Tutta l'evoluzione della scienza indica che la migliore grammatica per pensare il mondo sia quella del cambiamento, non quella della permanenza. </i></div><div><i>Dell'accadere, non dell'essere".</i></div><div>Da: L'ordine del tempo - Carlo Rovelli Adelphi</div><div>Nella mia vita ogni grande evento è accaduto con dei salti temporali e delle estreme modificazioni del percorso rettilineo. Ci pensavo ieri sera in quello spazio temporale prima della discesa onirica. Tutto è stato cambiamento, prima ancora che io ne fossi veramente cosciente. Così sarà per tutti noi in questo periodo cupo. </div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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</div><br></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-54177929391582588792020-03-02T10:16:00.001+01:002020-03-02T10:16:37.699+01:00Le comparse <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiygOeoKV9lKmof942OiwCgeNcjjhAlmLX2f00lFSXayzi-g7jxELFCnnvMVUsB1Gqfch6mL-iIxmAea45NR4ffDy1OmfqFDjK4UF_FKhXFiCP37YTFOhe5yIyifRtzJiCV0Fl94vnRwGed/s1600/1583140584765793-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiygOeoKV9lKmof942OiwCgeNcjjhAlmLX2f00lFSXayzi-g7jxELFCnnvMVUsB1Gqfch6mL-iIxmAea45NR4ffDy1OmfqFDjK4UF_FKhXFiCP37YTFOhe5yIyifRtzJiCV0Fl94vnRwGed/s1600/1583140584765793-0.png" width="400">
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</div><div>Le comparse agitavano</div><div>le fragili alucce teatrali</div><div>nei fantomatici ingranaggi del giorno.</div><div>Sollevavano</div><div>un infinito scarlatto interiore</div><div>nella nera dissolvenza del fondo.</div><div>Una malevola perplessità</div><div>come raschiante rumore. </div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-18923549057888596422020-02-29T21:06:00.001+01:002020-03-01T16:39:17.025+01:00Le parole odierneSi attiva la paura. <div>Contagio e morte.</div><div>Conteggio dei contagiati.</div><div>I virologi.</div><div>Abbiamo inseguito la paura delle persone.</div><div>Esperti della materia.</div><div>I virologi sono diventati influencer.</div><div>Litigano fra di loro.</div><div>Ora dobbiamo dare solo notizie positive.</div><div>Una certa sciatteria.</div><div>Bisogna essere più accurati.</div><div>Perché non ci facciamo le domande.</div><div>L'amuchina e la mascherina.</div><div>Queste misure drastiche hanno evitato danni maggiori.</div><div>I francesi hanno fatto gli schizzinosi.</div><div>Un bel esempio di solidarietà europea.</div><div>La gente parlava solo di quello. </div><div>Noi diamo alla gente quello che noi offriamo.</div><div>Quarantena. Isolamento.</div><div>Abbracciate i cinesi.</div><div>I social media come si sono comportati.</div><div>Contro informazione in Cina.</div><div>Contagio e morte. </div><div>Mi chiudo in casa. </div><div>Non si fitta ai settentrionali. </div><div>Come sapere se le fonti erano attendibili.</div><div>È mancata la criticità che va più a fondo.</div><div>Partecipiamo a un gioco di ruolo. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZOQ-spXG7SC9fD9cPFYBT1rqHkjt_EyiJm1l7vnL7oiQAF47jGu_cPeTx-6aNF_03C2-Rnara8hIUSmPSwc1NqpOUh0BMIyDLCeQkDNpQU8L7ChaX6ETZSUvIhiMua3OgBh0WXZtj3blI/s1600/1583006785594263-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZOQ-spXG7SC9fD9cPFYBT1rqHkjt_EyiJm1l7vnL7oiQAF47jGu_cPeTx-6aNF_03C2-Rnara8hIUSmPSwc1NqpOUh0BMIyDLCeQkDNpQU8L7ChaX6ETZSUvIhiMua3OgBh0WXZtj3blI/s1600/1583006785594263-0.png" width="400">
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</div><br></div><div><i>Appunti seguendo Otto e mezzo </i></div>Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6267831939512023091.post-41347140804992233792020-02-27T20:59:00.000+01:002020-02-29T20:44:07.988+01:00Domatrice <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAz3YzV7VMQ-INmIKFre-CvyS8HiRRvNn1k4VqDF4uoxp3RwsouUYxfySxKBRWFlTAUpQFMDDCgj1U5ZO8xH9kAvLnZVkTPO9MeFiBqsslLJehzww67AY1CRcfq__24Fi2ImTXz5VoAjX2/s1600/pioggiaott19+045.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAz3YzV7VMQ-INmIKFre-CvyS8HiRRvNn1k4VqDF4uoxp3RwsouUYxfySxKBRWFlTAUpQFMDDCgj1U5ZO8xH9kAvLnZVkTPO9MeFiBqsslLJehzww67AY1CRcfq__24Fi2ImTXz5VoAjX2/s320/pioggiaott19+045.JPG" width="320" height="213" data-original-width="1600" data-original-height="1064" /></a></div><div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><br />
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Mia amata domatrice <br />
che fai spavento ai passeri <br />
con quell'aria truce <br />
e famelica <br />
che ti esce dagli occhi <br />
e agghiaccia il cuore. <br />
Ti prenderò sulla conchiglia del buio <br />
e dimenticherai <br />
la tua leggera ferita <br />
dopo un felice capitombolo <br />
tra radici elastiche <br />
e il soffice muschio. Eletta Sensohttp://www.blogger.com/profile/00481779315596838958noreply@blogger.com0